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GIUNGLA

immagine_Mirto Baliani

di Roberto Anglisani e Maria Maglietta
con Roberto Anglisani
musiche di Mirto Baliani
regia di Maria Maglietta

Premio Enriquez 2011 – Teatro d’impegno civile
Menzione speciale Festeba 2014 Ferrara

dai 9 anni


È una sera d’autunno, piove, la stazione centrale di Milano è piena di pendolari che tornano a casa dal lavoro. In mezzo alla folla, come se fossero invisibili si muovono otto… dieci ragazzini stranieri di età diverse. Sono guidati da un uomo con un lungo cappotto, una finta pelliccia di tigre, è Sherekhan il trafficante di bambini. Mentre il gruppo si dirige verso l’uscita uno dei ragazzi scappa nei sotterranei della stazione, si chiama Muli e non vuole più essere costretto sotto la minaccia delle botte a rubare e a mendicare per Sherekhan. Con la fuga di Muli si apre questa nuova narrazione di Roberto Anglisani e Maria Maglietta, l’ispirazione parte dal “Libro della Giungla” di Kipling, ma la giungla questa volta è la grande stazione centrale, con i suoi anfratti, i sottopassaggi bui e umidi, dentro cui si muove una umanità con regole di convivenza diverse, dove la legge del più forte è un principio assoluto. Ma in questo contesto “selvaggio”, Muli riuscirà ad aiutare i suoi amici, e troverà amici veri che lo aiuteranno a fermare Sherekhan. I personaggi del racconto si ispirano ai personaggi del “Libro della Giungla”: c’è Baloon, un barbone che vive nei sottopassaggi, Bagheera la pantera e Sherekhan la tigre. Lo spettacolo vede in scena Roberto Anglisani che, come in altri spettacoli (Giovanni Livigno, il Sognatore ), riesce a creare con la forza della parola e del corpo, un racconto emozionante dove le immagini si snodano come in un film d’avventura.

“… adesso una folla di pendolari affollava il binario e fra la gente Muli vedeva i suoi compagni… spaventati… spersi… ma nessun altro sembrava vederli… tutti erano diretti verso la loro meta, ciechi, grigi…”.


Ulteriore tappa nel sodalizio artistico con Roberto Anglisani.
La storia narra di una delle tante realtà che ci circondano, vite parallele che ci scorrono accanto e che spesso non vediamo.
Muli è un ragazzo venduto come merce e finito nel racket dell’accattonaggio. Spinto dal bisogno di riscatto dovrà scontrarsi con loschi figuri, ma nella  giungla metropolitana, terreno della sua avventura, troverà anche amici che lo sosterranno con generosa umanità.
Nel 2013, lo spettacolo è diventato un omonimo libro edito da Rizzoli, la cui stesura ha ulteriormente sviluppato il processo creativo messo in atto dai due autori nella creazione dello spettacolo, trasferendolo su un altro linguaggio.

 


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