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FENIX

testo e regia Maria Maglietta
da un’idea di Alicia Téllez
con Alicia Téllez e Paulina Derbez Roque / Patricia Savastano
violino Paulina Derbez Roque
scenografia Elvis Van Der Meyden
luci Daniele Luzzini
collaborazione Vania Luraschi
disegni Giulia Fonti
grafica Silvie Aceves

uno spettacolo di Teatro Pan Lugano

“Al suono dell’anima la materia si trasforma”
Dialogo Etnico (Messico, Svizzera, Italia)


Maria, una giovane donna, ha subito una violenza, la sua intera persona è stata violentata, la sua identità annullata. Distrutta, smarrita, chiede un miracolo: si ritrova in un piccolo spazio, un luogo illuminato da una luce calda, intimo, che ha il calore di un nido; viene accolta da una donna vestita di bianco, Alma, una violinista.
In questo spazio dell’anima, nella relazione con l’altra donna (forse aspetto antico e vitale del suo femminile), nel costruirsi di piccole ritualità del quotidiano, in quella forza calda e salda che proviene da un sapere antico, propria dell’universo femminile, Maria riuscirà a ripercorrere la sua terribile esperienza, troverà la forza di raccontarla e via via sentirà nascere dentro un nuovo impulso alla vita.
Maria ritroverà la sua voce e con il suo canto ricreerà il “mondo”.
In scena due attrici, ma anche il suono penetrante di un violino e la voce calda di un canto, e ancora semplici e preziosi elementi necessari allo svolgersi del racconto.
Una relazione attenta, sensibile fra le due protagoniste fatta di parole semplici, ma anche di sguardi, di giochi, di piccole complicità.
Ricreare in scena la concretezza di alcuni gesti del quotidiano, come un tessuto sulla cui trama si snoderà il ricordo di una violenza subita.
Il luogo è uno spazio fuori dal tempo comune, uno spazio in cui l’anima ferita arriverà e, come in un percorso di fiaba, intraprenderà un viaggio che le permetterà di ritornare alla vita.


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